Agricoltura e territorio: una valorizzazione reciproca che offre grandi benefici a vantaggi all’intera comunità di riferimento.
Quando si parla di “relazione”, infatti, spesso si immagina una rete di rapporti familiari, volontari, sociali, in cui le persone coinvolte si dedicano reciprocamente del tempo condividendo esperienze e interessi. Ma la relazione è anche ciò che si instaura tra le persone quando c’è una condivisione di attività e un incrocio di competenze, anche a livello professionale: da questo punto di vista, la costruzione e la cura di una comunità può anche essere supportata dalla presenza di una rete lavorativa locale.
La promozione di opportunità lavorative contribuisce infatti non solo alla crescita di nuove competenze e professionalità, ma anche allo sviluppo economico, sociale e abitativo del territorio: quante più saranno le possibilità lavorative, tanto più quella comunità attrarrà persone interessate a lavorare e abitare in quei luoghi, con grande beneficio per la rinascita di un territorio spesso a rischio di spopolamento.
Agricoltura come leva di sviluppo del territorio e della comunità
Diversi sono i casi in cui la presenza di opportunità lavorative in aree interne o periferiche ha reso effettiva la rinascita dei territori: solo in Piemonte sono 68 le cooperative agricole aderenti a Confcooperative Fedagripesca che si trovano in aree rurali o montane e che, con oltre 5500 soci, registrano un valore di produzione di oltre 400 milioni di euro. Si tratta di numeri importanti, che evidenziano come lo sviluppo lavorativo (e quindi economico e sociale) sia una leva davvero efficace per il ripopolamento di territori a rischio desertificazione. Il ripopolamento, a sua volta, rappresenta una ricchezza preziosa per le imprese locali, che potranno quindi contare su un bacino non solo di potenziali lavoratori, ma anche di consumatori locali, con un’interessante potenzialità di crescita.
Esempi virtuosi
Un caso emblematico di questa influenza reciproca è il Caseificio Cooperativo Produttori Valle Grana, che si trova in un comune cuneese che conta poco più di 200 abitanti. Una presenza interessante e promettente anche perché in linea con la tradizione e la cultura locali: la presenza di un caseificio, infatti, è particolarmente attrattiva e significativa in montagna, sia per gli abitanti della zona sia per i turisti che, recandosi in quei luoghi, sono indubbiamente interessati a una produzione di questo tipo. Esempi analoghi sono quelli di Caseificio Valle Elvo, che, nel Biellese, rappresenta un punto di riferimento importante per gli abitanti del territorio e non solo, del Caseificio Alta Valsesia nel Vercellese e della Latteria Antigoriana di Crodo in provincia di Verbania.
Proprio con la volontà di riconoscere e valorizzare il ruolo di queste cooperative agricole e realtà produttive, a esserne socie sono spesso anche le Unioni Montane di riferimento, che si impegnano per lo sviluppo economico e sociale dei Comuni che rappresentano.
Il lavoro agricolo per la tutela dei paesaggi
Rendere attrattivo un luogo implica un impegno a livello sociale ed economico, ma anche e soprattutto sul piano paesaggistico e turistico: incentivare l’abitabilità delle aree interne significa anche progettare un’offerta turistica e di servizi fondamentale per l’economia delle strutture ricettive e produttive locali. A rappresentare un esempio di questo impegno è senza dubbio la Cantina Terrenostre a Cossano Belbo, che produce vini anche a partire dai “vigneti eroici”: vigneti, cioè, situati in zone difficilmente raggiungibili e coltivabili, ma che risultano molto preziosi sia per le potenzialità lavorative che generano sia perché contengono il rischio idrogeologico di quelle zone e, quindi, ne favoriscono l’abitabilità.
La sostenibilità dell’agricoltura nelle zone interne
Elemento molto rappresentativo ed emblematico del territorio e della comunità di riferimento, l’agricoltura rappresenta da sempre una potenzialità ricchissima per l’autosufficienza e il sostentamento del territorio. Da questo punto di vista, rigenerare le comunità delle aree montane e rurali a partire dalla presenza delle imprese agricole significa anche agire positivamente sulla sostenibilità di quella microeconomia: gli abitanti avranno infatti a disposizione prodotti locali a km0, artigianali e nati da una spiccata attenzione produttiva alla qualità e alla sostenibilità della produzione.
Comprendere il valore del lavoro per la rinascita e lo sviluppo economico e sociale delle aree interne significa quindi riconoscere l’importanza delle cooperative agricole che operano in questi territori e di tutte le realtà produttive che credono fermamente nel nesso concreto tra lavoro e comunità.